Cos'è
La Chiesa di San Zenone (in via Uberti, 6) ospiterà da domani, venerdì 14, a domenica 23 giugno la mostra “Mutazioni e liturgie”, esperienza artistica immersiva basata sulla filosofia dell’Arte relazionale, con le opere di due artisti distinti ma complementari: Alabastro di Spirito e Matteo Bosi, curata da Azzurra Immediato.
La mostra esplora il concetto di metamorfosi come poesia esistenziale, un’idea che affiora dalle profondità dell'inconscio per manifestarsi visibilmente. Le opere di Alabastro di Spirito, note come sculture di "Mutanti", e la visione di Matteo Bosi, con i suoi progetti fotografici, incarnano questa visione trasformativa, offrendo un'esperienza che connette profondamente il sensibile con il simbolico.
I "Mutanti" di Alabastro di Spirito sono figure tridimensionali create con materiali di riuso, che abitano la navata della Chiesa di San Zenone evocano la filosofia della mutazione, celebrando il cambiamento continuo e la rinascita attraverso la trasformazione di ciò che è stato scartato. Non sono solo silhouettes perturbanti, ma sentinelle di un nuovo tempo, entità viventi che sfidano le convenzioni e rinnovano la percezione del presente.
Matteo Bosi, attraverso il medium della fotografia, esplora la sacralità e il rituale, trasformando le sue immagini in una “liturgia fotografica” che sovverte le regole tradizionali e conferisce nuova profondità spirituale. Bosi utilizza fotografie d'archivio, intervenendo con tecniche di ritaglio, collage e dipinture, per creare narrazioni che uniscono il passato e il presente, portando alla luce memorie collettive e trasformandole in atti sacri di esplorazione mnemonica.
MUTAZIONI E LITURGIE è orchestrata per offrire un'esperienza relazionale che incoraggi il pubblico a riflettere sulla natura mutabile della realtà e della percezione, un progetto concepito come un rituale collettivo, in cui le opere dei due artisti dialogano tra loro, creando un percorso di scoperta e introspezione, riflettendo su tematiche di cambiamento e evoluzione, in un processo di mutazione che caratterizza la nostra esistenza. L’intero progetto espositivo, infine, è volto a catturare attimi di insospettabile liturgia e ritualità, evidenziando il ruolo della pratica corale nella costruzione dell'identità e della memoria collettiva.
La mostra, a cura di Azzurra Immediato e patrocinata dal Comune di Cesena e dalla Diocesi di Cesena-Sarsina, sarà visitabile dal 14 al 23 giugno nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle ore 17:00 alle ore 21:00. E’ possibile richiedere il servizio di visita guidata contattando il numero 333 6730220.