Cos'è
Nell’ambito dell’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, l’Unione donne italiane di Forlì-Cesena propone una mostra dal titolo ‘Libere fra memoria e futuro’ che sarà inaugurata nella giornata di lunedì 14 aprile alle ore 16:30.
La giornata di lunedì 14 aprile sarà avviata, alle ore 09:30 e alle ore 11:00, nella Sala proiezioni della Biblioteca Malatestiana dagli incontri riservati alle scuole dal titolo ‘Ricordare…il domani - 30 anni di mobilitazioni a partire dal 1950’. A seguire, nel pomeriggio, alle ore 16:30, si terrà l’incontro aperto alla cittadinanza tutta. Per l’occasione sarà proiettato il docu-film omonimo realizzato estraendo dall’Archivio UDI Forlì Cesena le immagini più significative delle mobilitazioni per i diritti delle donne, la pace e la libertà. A questo momento interverranno il Presidente del Consiglio comunale Filippo Rossini, l’Assessora alla Scuola e ai Servizi dell’infanzia Maria Elena Baredi, l’Assessora alle Politiche delle differenze Giorgia Macrelli, Eloisa Betti, Ricercatrice dell’Università di Padova e Responsabile scientifica Rete Archivi UDI Emilia- Romagna, Laura Sciancalepore, voce narrante del docu-film, Angelamaria Golfarelli, Coordinatrice degli incontri - UDI Forlì, e la sociologa e già Senatrice, Mara Valdinosi.
Attraverso il percorso tracciato da alcune delle immagini dell’archivio fotografico dell’Unione Donne Italiane (UDI) di Forlì-Cesena, si è voluto evidenziare un periodo storico che il movimento delle donne ha segnato con l’impegno e le lotte in favore del disarmo, della Pace, dei diritti e contro la violenza sulle donne. L’obiettivo è quello di condividere, in particolare con le giovani generazioni, una storia ancora per molti aspetti sommersa, che merita invece di essere conosciuta ed approfondita.
Un piccolo cammeo della società che, dagli anni ‘50 agli anni ‘80, incastona le grandi conquiste femminili e non solo: dal rifiuto agli armamenti e alla guerra del Vietnam, dalle mobilitazioni per la modifica del Diritto di famiglia e del lavoro. Fino alle manifestazioni per l’abrogazione della legge sul divorzio e per sostenere quella sull’interruzione volontaria di gravidanza. Tappe determinanti dello sviluppo civile, sociale e culturale del nostro paese, raggiunte grazie alla grande mobilitazione delle donne. Nelle immagini di questa mostra si riconoscono le modalità di protesta (sempre pacifica), l’impegno a favore della collettività e alcune delle donne più importanti sia a livello locale che a livello nazionale: da Nilde Iotti a Giglia Tedesco, da Norma Balelli Sozzi a Lidia Menapace, da Lilliana Vasumini a Floriana Flamigni, da Marisa Marisi a Erica Ruffilli, senza dimenticare tutte le donne dell’Udi, meno note ma non per questo meno incisive, che in quei significativi anni di protesta, si sono sempre impegnate e hanno lottato per la piena affermazione dei diritti. Un momento per guardare al nostro passato e per riflettere su quanto resta ancora da fare per raggiungere una piena fruizione dei diritti e per l’affermazione di una cultura del rispetto delle donne.