Cos'è
Nell’ambito delle celebrazioni organizzate dall’Amministrazione comunale e dalla Presidenza del Consiglio comunale di Cesena e dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena per l’80esimo della Liberazione d’Itala dal nazifascismo (https://www.comune.cesena.fc.it/novita/25-aprile-2025/), giovedì 24 aprile, alle ore 20:30, al teatro ‘Alessandro Bonci’ sarà proposto un concerto a cura dell’Istituto Corelli e del Conservatorio “Maderna-Lettimi” di Cesena-Rimini. Sul palcoscenico ci sarà l’Ensemble ‘Metamorphosen’, composto da docenti ed allievi dei due Istituti musicali. L’esecuzione prevede la partecipazione del Quartetto d’archi ‘Zenit’, della voce recitante di Lorenzo Pieri, della soprano Radmila Novosheeva e la concertazione di Paolo Chiavacci e Duccio Bertini. L’evento, che sarà condotto dalla Presidente dell’Istituto storico Ines Briganti, è a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.
La Liberazione ha significato per l’Italia la fine delle sofferenze causate dalla guerra e da un regime che aveva sistematicamente soffocato ogni libertà di pensiero e di azione, e che aveva fatto della propaganda una delle sue armi più affilate. Le musiche scelte rendono dunque omaggio alla forza e alla passione di coloro che hanno avuto il coraggio di resistere, ma anche all’energia sprigionata dalla consapevolezza della riacquistata possibilità di decidere delle proprie azioni e del proprio futuro.
Il programma sarà imperniato sulle diverse declinazioni delle tematiche legate alla Liberazione: la memoria, con la esecuzione del Quartetto n.8 di Sciostakovich (capolavoro iconico e simbolo dell’importanza del ricordo, dedicato alle vittime di tutte le guerre e del fascismo); un omaggio alla figura di Iris Versari, associato da un lato alla serenità dell’Aria dalla Suite in re maggiore (più nota come Aria sulla quarta corda e ancor più nota come sigla di “Quark”) e dall’altro all’incredibile energia sprigionata dall’Aria della regina della notte dal Flauto magico di Mozart. Non mancheranno inoltre riferimenti diretti alla rinascita e al post guerra con la musica che proveniva in quegli anni dall’America, con i celeberrimi brani di Strayorn, il boogie boogie di Glenn Miller e alcuni brani dalla “Freedom Suite” di Duke Ellington.
A chiudere sarà il brano per eccellenza che rappresenta la Resistenza e la Liberazione, che ha travalicato i confini nazionali per divenire simbolo della volontà di autodeterminazione: ‘Bella Ciao’.
PROGRAMMA (musicale):
- Inno di Mameli
- D. Shostakovich: Quartetto n.8 dedicato alle vittime di tutte le guerre e del fascismo – letture da P.Levi, P. Calamandrei, G.Rodari /Quartetto Zenit / Lorenzo Pieri voce recitante
- Inno dell’Europa (Beethoven inno alla gioia)
- J. S. Bach: Aria dalla Suite in re maggiore
- Mozart: Aria della Regina della Notte dal “Flauto Magico” (soprano Radmila Novosheeva)
- B. Strayorn: Take the “A Train”
- G. Miller: In the mood
- D. Ellington: Dalla “Freedom suite”, Heaven ; To be contended; altre songs
- Canto tradizionale: Bella ciao