Cos'è
Venerdì 31 gennaio, alle ore 17:00, nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana si terrà la conferenza ‘La Pasquella in Romagna. Dietro le quinte di una ricerca sul campo’. L’iniziativa, del tutto gratuita, si inserisce all’interno della mostra dedicata al fotografo Giovanni Zaffagnini ‘Riveriti a voi signori. Il canto rituale della Pasquella in Romagna e nell’ambito delle attività di valorizzazione del fondo acquistato dalla Regione Emilia-Romagna. Saranno presenti Giuseppe Bellosi, Giovanni Zaffagnini, Cristina Ghirardini, ricercatrice e etnomusicologa, e Silvia Ferrari, responsabile del Sistema museale Regionale Settore Patrimonio Culturale - Regione Emilia-Romagna. Modererà l’incontro Brunella Garavini della Biblioteca Malatestiana.
Giuseppe Bellosi e Giovanni Zaffagnini racconteranno la loro esperienza di ricercatori, che li ha portati tra il 1979 e il 1991 a raccogliere un patrimonio iconografico e sonoro di straordinaria importanza per documentare la sopravvivenza della cultura folklorica tradizionale in anni di grandi cambiamenti sul piano economico, sociale, culturale e a testimoniare la diffusione della Pasquella in ogni parte della Romagna: dalla vallata del Savio a quella del Bidente, dall’area marittima alle colline del riminese.
Il rito della Pasquella, tuttora vivo in diverse aree della Romagna, è un canto processionale diffuso in gran parte delle regioni italiane, imperniato sulla questua e sulla funzione simbolica del dono e dello scambio, che si lega agli antichi culti agrari. I Pasquarùl, o Pasqualót, gruppi spontanei di musicisti e cantori itineranti la notte dell’Epifania si ritrovano per portare di casa in casa il canto augurale, ricevendo in cambio offerte di vino, cibo e denaro.
Le fotografie in mostra fino al 9 febbraio presso gli spazi espositivi della Biblioteca Malatestiana sono parte del Fondo fotografico Giovanni Zaffagnini, un archivio di 12 mila preziose immagini per gli studi antropologici del territorio romagnolo, acquistato nel 2022 dalla Regione Emilia-Romagna e assegnato alla Biblioteca Malatestiana di Cesena.