Descrizione
A seguito dell’alluvione che il 16 maggio 2023 ha colpito Cesena e gran parte della Romagna, il Dipartimento di Arte e Immagine della Scuola Secondaria di primo grado “Viale della Resistenza” ha avviato all’interno delle classi una riflessione ed una rielaborazione, attraverso il linguaggio visivo, dell’esperienza drammatica vissuta nel territorio, per trasmettere il valore dell’attività didattica nella trasformazione di emozioni in immagini e realizzazioni artistiche.
Alcuni studenti della scuola sono stati direttamente colpiti dall’alluvione, avendo riportato danni alle loro abitazioni; altri, invece, hanno partecipato concretamente e condiviso i momenti di disperazione, di fatica e di ritorno alla normalità di amici e conoscenti. Un evento che ha colpito la collettività tutta e che è rimasto impresso nell’immaginario in modo indelebile. Il lavoro compiuto è stato quello di far emergere, prima parlando, poi guardando immagini e alla fine accompagnando ogni studente a esplorare nel proprio mondo emozionale, il numero maggiore di testimonianze riguardanti l’alluvione. Il materiale ottenuto è divenuto stimolo per creare collegamenti creativi utili a elaborare dipinti, installazioni, manufatti e memorie visive da esporre in una mostra/testimonianza. Gli elaborati, esposti nella sede “Mazzini Marinelli”, sono divisi in tre diverse sezioni - una per le prime, una per le seconde e un’altra per le classi terze - per creare un tutt’uno significativo e simbolicamente rappresentativo di quanto avvenuto.
Gli studenti delle prime classi hanno impastato oggetti con argilla per creare un’installazione di ciò che hanno perso nel fango per ridare una nuova vita e finalità estetica a quello che l’alluvione ha rovinato, distrutto o trasfigurato. Le installazioni sono accompagnate da brevi interviste surreali agli oggetti e da brevi pensieri scritti in versi poetici su quegli oggetti che, ritrovati nel fango, raccontano, in prima persona, quanto è loro capitato. L’oggetto è così protagonista di una sorta di umanizzazione e il racconto svela il legame affettivo che creiamo con le cose che ci accompagnano per una vita e di cui comprendiamo il valore solo quando le perdiamo.
Le seconde classi hanno realizzato pitture su tela per svelare la linea curva del Savio. Le tele esposte rappresentano l’elaborazione pittorica degli alunni in relazione al loro rapporto col fiume, su quello tra il fiume e la città e su come il fiume incida sull’aspetto paesaggistico di Cesena, sulle loro emozioni, pensieri, ricordi o, in taluni casi, più semplicemente la loro idea di fiume e su essi immaginano un nuovo assetto urbanistico attorno al fiume.
Per finire, le terze classi, attraverso interviste e ritratti fotografici di persone alluvionate, hanno raccolto testimonianze. La documentazione è ulteriormente arricchita da lavori realizzati a collage che raccontano il punto di vista degli alunni, di chi è sceso in prima linea con vanghe e stivali per aiutare i cittadini. Alcune interviste sono state spunto per realizzare alcune case da cui gli alluvionati hanno dovuto staccarsi per salvarsi, le loro parole, da cui riaffiorano ricordi, sono state inserite nelle finestre o nei portoni di quelle stesse abitazioni travolte dalla furia dell’acqua. Quest’ultima parte ha la finalità di valorizzare e restituire quanto fatto dai ragazzi in quei giorni, azioni di condivisione e di solidarietà che, dopo i momenti di disperazione, hanno unito la popolazione facendo emergere il meglio in ognuno di noi.
Il progetto, composto da dipinti, installazioni, manufatti e reportage visivi, è stato svelato alla città nella giornata di ieri, domenica 26 maggio, alla presenza degli studenti, delle insegnanti che hanno curato il lavoro, del Dirigente scolastico Donato Tinelli e degli amministratori comunali, e sarà visitabile fino a mercoledì 29 maggio, dalle ore 16:30 alle ore 18:30.