Settant’anni di Romagna Mia, il Sindaco Enzo Lattuca alla casa-museo di Secondo Casadei

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L’incontro con Riccarda Casadei e il ricordo di quasi un secolo di musica made in Romagna

Data pubblicazione:

31 Ottobre 2024

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Nacque nel 1954 quasi per caso, in una casa discografica milanese, e da quel momento è diventato un vero e proprio inno romagnolo. Si celebrano quest’anno i settant’anni di “Romagna Mia” (anche se il titolo originario era “Casetta mia”) brano scritto da Secondo Casadei che ancora oggi, dopo decenni, continua a far ballare in tutto il mondo.

 

La celebre storia è stata ripercorsa dalla figlia Riccarda che nella mattinata di ieri, nella casa-museo di Savignano sul Rubicone, anche sede delle Edizioni Musicali Casadei Sonora, ha incontrato il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca. L’occasione è servita alla famiglia Casadei, erano presenti anche le sue due figlie Lisa e Letizia, per ripercorrere (con non poca emozione) gli storici anni della carriera artistica di Secondo, dall’ispirazione legata alla musica di Carlo Brighi alla nascita, nel 1928, della sua prima orchestra. E poi la rivoluzione/evoluzione del post guerra, l’arrivo dagli Stati Uniti del boogie e l’attaccamento alla musica romagnola che lo portò, nonostante l’irresistibile popolarità della musica oltreoceano, a difendere il tradizionale repertorio continuando a registrare il tutto esaurito nelle sale da ballo.

 

“In questo anno particolarmente importante per la famiglia Casadei – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è stato un onore poter incontrare la signora Riccarda e tutte le persone che contribuiscono, ogni giorno, a rendere viva l’eredità artistica di Secondo Casadei, romagnolo a cui dobbiamo tanto. I versi del suo brano più celebre, di eterna giovinezza, appartengono a ciascuno di noi e, come dimostrato anche nel corso dei momenti più difficili degli ultimi tempi, ci hanno dato forza unendoci ulteriormente alla nostra terra. La musica e il carisma di Secondo Casadei, l’interprete più grande della musica folkloristica romagnola, accompagnano i romagnoli, e non solo, da quasi un secolo. È doveroso continuare a promuovere e a valorizzare la produzione di questo artista che lo scrittore e regista Leandro Castellani ha definito nel suo libro ‘Lo Strauss della Romagna’”.

Ultimo aggiornamento: 31/10/2024, 15:01

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