Descrizione
Con deliberazione della Giunta Comunale 344 del 12 dicembre 2024 sono stati aggiornati gli importi dei diritti di segreteria riguardanti i procedimenti edilizi/urbanistici e per i diritti di ricerca delle pratiche in archivio. Dal 01 gennaio 2025, gli importi dei diritti istruttori per ciascun procedimento e quelli relativi alla ricerca e digitalizzazione delle pratiche in archivio sono dunque quelli elencati sul sito del Comune di Cesena all’apposita sezione. Entrando nel merito delle singole tariffe riguardanti i procedimenti maggiormente richiesti dai cittadini e comparando i costi definiti dal Comune di Cesena con le altre principali città della Romagna, Forlì, Rimini e Ravenna, non si ravvisa un particolare incremento ma un allineamento, nella media, dei singoli costi.
A titolo di esempio, la richiesta di una Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) comporta un costo tra i 100 e i 150 euro per Cesena, tra i 50 e 250 euro per Forlì, intorno a 70 euro per Rimini e 50 euro per Ravenna. In relazione alla richiesta di una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per Cesena i costi variano dai 150 ai 300 euro, 250 euro per Forlì, fino ai 520 euro in relazione a Rimini e tra 100 e 250 euro per il Comune di Ravenna. Sempre a titolo di esempio, il permesso di costruire corrisponde a: 300-500 euro per Cesena, 400-500 euro per Forlì, 520-650 per Rimini e tra i 170 e 550 euro per la città di Ravenna.
“Come emerge da queste cifre – commenta l’Assessora alla Programmazione urbanistica Cristina Mazzoni – non si tratta di una stangata ma di un allineamento a quelli che sono i valori medi per questo tipo di pratiche nei Comuni capoluogo limitrofi a Cesena. In relazione al nostro Comune, così come consueto, le tariffe applicate ai diversi titoli edilizi vengono calcolate proporzionalmente alla complessità dell’attività istruttoria e del procedimento amministrativo che il progetto comporta: ad esempio la presentazione di una CILA può avere diverso importo a seconda che questa necessiti solo di istruttoria da parte del Comune o anche in aggiunta di una Conferenza di Servizi che coinvolga anche altri Enti per quanto di loro competenza”.