Descrizione
Mi sorprende molto che a Cesena, in questi giorni, parlando di sosta, il dibattito si concentri solo ed esclusivamente sull’incremento delle tariffe a livello comunale, tra i 0,20 centesimi e i 0,50 centesimi a seconda dell’area di sosta di riferimento, sostenendo – così come è stato affermato – che questi aumenti renderanno ancora più complessa la situazione del centro storico creando uno svantaggio alle attività presenti. In città una riformulazione delle tariffe inerenti alla sosta non avveniva dal 2010, decisamente un’altra epoca. La tabella diffusa sugli organi di informazione infatti mostra un paragone tra il 2024 e il 2025 senza condividere l’immutato schema delle tariffe che ha caratterizzato il periodo 2010-2025. Da 15 anni le tariffe della sosta non sono state toccate, mentre i costi di gestione del servizio chiaramente sono aumentati di anno in anno.
Mi sorprende ancora di più che nessuna parola, al contrario, sia stata detta rispetto all’impatto che avranno – anzi che già stanno avendo – sulle tasche dei cittadini le modifiche al testo dell’art. 7 del Codice della Strada, a seguito dell’approvazione del Disegno di legge n.1086/2024, volute dal Governo Meloni e, in particolare, dal Ministro Salvini, che prevedono espressamente che sia in caso di omesso pagamento sia in caso di pagamento parziale della tariffa dovuta per la sosta, la sanzione amministrativa dovrà essere maggiorata di una somma corrispondente alla tariffa non corrisposta, comportando aumenti molto significativi.
La multa per mancato pagamento della sosta o per “insufficiente pagamento per la sosta prevista” può, in taluni casi, superare anche i 100 euro.
Nello specifico:
- in caso di mancato pagamento della sosta, al fine di consentire il recupero della tariffa non corrisposta, la sanzione amministrativa verrà maggiorata di una somma corrispondente alla “tariffa dell’intero periodo tariffato per il giorno di calendario in cui avviene l’accertamento” (il recupero evasione tariffarie e dei mancati pagamenti di cui all’ex art. art. 12 bis, comma 5);
- nel caso invece di “insufficiente pagamento della somma prevista”, il legislatore ha invece distinto tre ipotesi:
- a) non si applica alcuna sanzione nel caso in cui l’accertamento della violazione avvenga entro il 10% del tempo per cui è stata corrisposta la tariffa;
- b) si applica la sanzione ridotta nella misura del 50% nel caso in cui l’accertamento della violazione avvenga oltre il 10% ed entro il 50% del tempo per cui è stata corrisposta la tariffa;
- c) si applica l’intera sanzione nel caso in cui l’accertamento della violazione avvenga oltre il 50% del tempo per cui è stata corrisposta la tariffa.
Al fine di consentire il recupero della tariffa non corrisposta nelle ipotesi di cui alle precedenti lettere b) e c), le sanzioni dovranno essere maggiorate di un importo corrispondente alla tariffa non corrisposta.
Questa nuova disposizione introdotta dal Ministero dei Trasporti certamente non rende semplice la vita agli automobilisti e a tutti i fruitori del centro città. Parlerei proprio di una tolleranza zero e di nuove insidie che una certa parte politica locale proprio non vuole considerare. E domando: se sulla base di questo lieve incremento si parla di ‘colpo al portafoglio dei cittadini’ e di ‘punizione per il centro storico’, in che modo questi stessi commentano le nuove insidie introdotte dal Codice della strada e dunque dal Ministro Salvini a livello nazionale?