Descrizione
Siamo soldati del Commonwealth, sbarcati in Italia il 9 luglio del 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale, e il nostro destino si è fermato qui, nel Cesena War Cemetery. È un romanzo corale, oltre che intimo, “Le voci nel silenzio” scritto dal cesenate Alvaro Collini (Leone editore) e ambientato nel cimitero di guerra di Cesena in cui si ricordano i soldati dei paesi del Commonwealth caduti durante la seconda guerra mondiale.
L’autore, sull’onda delle iniziative cittadine legate all’ottantesimo della liberazione della città di Cesena che avvenne il 20 ottobre 1944, ha incontrato l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi consegnandogli una copia del suo ultimo libro. “È stata una piacevole sorpresa – commenta Collini – poter dialogare con un politico in un contesto caratterizzato da educazione e rispetto. L’incontro si è rivelato molto interessante e proficuo, con un’apertura alle riflessioni riguardanti il ‘Cesena War Cemetery’, un luogo cruciale del mio romanzo. Abbiamo condiviso l’importanza del ruolo educativo della storia, specialmente per i giovani, che rappresentano il nostro futuro”. In vista del prossimo anniversario della Liberazione, il 25 aprile, si profila infatti l’opportunità di organizzare un evento significativo aperto al pubblico.
“Le voci nel silenzio” accompagna il lettore in una stagione estiva e su un grande prato dove settecentosettantacinque giovani ragazzi chiacchierano tra loro, passeggiano e si godono il tramonto. Hanno tutti poco più di vent’anni e sono stati arruolati dagli Alleati per partecipare alla campagna d'Italia per liberare la penisola dai tedeschi. Ora, però, la guerra ha preso un'altra piega e loro stanno fermi, aspettando nuovi ordini dagli alti comandi. Nell’attesa, ingannano il tempo parlando di sé, del proprio passato e delle atrocità vissute durante la guerra. Oliver era un appassionato di giornalismo e avrebbe voluto fare il cronista sportivo, Jacob era infermiere in un ospedale di Bristol e William esercitava con passione la professione del maestro. Tutti hanno qualcosa da raccontare, e tutti collaborano tra loro in un clima di amicizia e reciproca stima. Una fratellanza, la loro, che altro non è che l’emblema dell’umanità, che ha perso i suoi princìpi con la guerra. Mentre aspettano, disputano partite di calcio, rugby, si esibiscono in monologhi teatrali, in quel grande prato verdeggiante, che altro non è che il Cesena War Cemetery, uno dei tanti cimiteri militari presenti in Italia. I ragazzi non lo sanno, ma hanno tutti perso la vita durante quella campagna, in una guerra che non hanno voluto e che non hanno compreso.