Gli studenti di “Viale della Resistenza” alla scoperta dell’archivio di Fiume a Roma

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L’iniziativa si è conclusa con grande soddisfazione e con la promessa di replicare simili esperienze in futuro

Data pubblicazione:

19 Novembre 2024

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Un’esperienza emozionante e profondamente istruttiva ha visto protagonisti 51 alunni della scuola media “Viale della Resistenza” di Cesena, in visita a Roma presso il quartiere Giuliano-Dalmata e l’Archivio Museo Storico di Fiume. Accompagnati dalle loro insegnanti e guidati dal direttore del museo, Marino Micich e da Simonetta Lauri, presidente dell’A.S. Giuliana di Roma, i giovani ospiti hanno avuto l’opportunità di immergersi nella complessità e nella ricchezza di un capitolo della storia italiana spesso poco conosciuto, ma di fondamentale importanza.

 

La presidente dell’Associazione sportiva davanti al monumento della Lupa Capitolina proveniente da Pola, ha sottolineato come la frattura presente nell’opera simboleggi lacerazioni ben più profonde: quelle che separarono drammaticamente i loro antenati dai territori giuliani, dalmati e istriani, e di conseguenza dai loro affetti.

 

Il progetto è stato fortemente voluto dalle docenti e dal Dirigente Scolastico Donato Tinelli, che hanno riconosciuto nel viaggio un’occasione unica per approfondire in modo diretto e coinvolgente i temi legati alle vicende dell’Esodo giuliano-dalmata e alla storia della città di Fiume. L’iniziativa ha trovato un prezioso sostegno nella Società degli Studi Fiumani di Roma, che ha contribuito in maniera significativa al finanziamento del viaggio, rendendo possibile questa straordinaria esperienza educativa.

 

Durante la visita, gli alunni hanno esplorato luoghi, documenti storici, fotografie e testimonianze che raccontano le vicende delle persone che abitavano il confine orientale italiano, un’area segnata da drammatici eventi nel corso del Novecento. Il dott. Marino Micich ha saputo catturare l’attenzione dei giovani, spiegando con passione e chiarezza il contesto storico e culturale delle terre di Fiume e dell’Esodo. Ha sottolineato l’importanza di ricordare la guerra non per spingere alla vendetta, ma per educare e dare valore ai sani principi di pace e tolleranza attraverso la conoscenza. Il racconto, arricchito da aneddoti e riflessioni, ha suscitato nei ragazzi una curiosità viva e una profonda riflessione sulla memoria storica e sull’identità.

 

“È stato un momento di grande crescita per i nostri studenti. Vedere con i propri occhi le tracce del passato e ascoltare le storie di chi ha vissuto quegli eventi ha dato un valore inestimabile al percorso di studio che stiamo portando avanti in classe”, commenta Tinelli.

 

Le insegnanti hanno sottolineato l’importanza di portare la didattica fuori dalle aule scolastiche, offrendo ai ragazzi la possibilità di entrare in contatto diretto con il patrimonio storico e culturale del Paese.

 

“Questi viaggi formativi,” hanno dichiarato, “rappresentano esperienze che lasciano un segno indelebile, contribuendo a formare cittadini consapevoli e aperti al dialogo con la storia.”

 

L’iniziativa si è conclusa con grande soddisfazione e con la promessa di replicare simili esperienze in futuro, per continuare a nutrire nei giovani il desiderio di conoscere e comprendere il passato. Un viaggio che non è stato solo fisico, ma anche simbolico: un ponte tra memoria e futuro, costruito grazie all’impegno di tutta la comunità scolastica e delle istituzioni coinvolte.

Ultimo aggiornamento: 19/11/2024, 11:19

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