Descrizione
Per una piena integrazione e per una tutela dei diritti e delle diversità. A un anno esatto dal suo avvio, giunge a conclusione il progetto di sensibilizzazione e di educazione alla cittadinanza “Cesenati anche noi”, dedicato al tema del riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori nati in Italia da genitori stranieri o nati all’estero che hanno completato un ciclo di studi in Italia.
Nato su impulso della rete “Comunità Accogliente”, il progetto del Comune di Cesena ha coinvolto oltre 600 studenti delle scuole secondarie di primo grado, di cui circa 300 questa mattina, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nell’ambito della Settimana dell’Educazione, hanno preso parte alla cerimonia conclusiva tenuta presso il Cinema Multisala Eliseo. Alla mattinata inoltre hanno preso parte le attiviste della Rete per la riforma della cittadinanza Sephani Chamilka Perera Maddage e Haripriya Devi Ghoorun e il cantautore cesenate di origine marocchina Momo Said.
“Dopo che nel 2022 – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia Carmelina Labruzzo – è stato approvato in Consiglio comunale un ordine del giorno dedicato al diritto alla cittadinanza, come Ente, d’intesa con il Centro interculturale, il Centro di documentazione educativa, Comunità accogliente e Centro Pace Cesena, abbiamo dato avvio a un percorso fondamentale fondato su tutti i diritti, a partire dalla cittadinanza e dal diritto di abitare tutti la stessa città, senza privilegi e senza essere divisi tra cesenati di serie A e cesenati di serie B. Il riconoscimento ai giovani di origine straniera della cittadinanza può agevolare un percorso di integrazione reale dove veder affermata l’idea di una comunità al contempo unica e plurale, in cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema, in cui il dialogo, il confronto, il rispetto dei diritti e dei doveri della Costituzione siano capisaldi. Su questa stessa premessa abbiamo avviato il percorso relativo all’istituzione della cittadinanza onoraria da conferire ai minori nati in Italia da genitori stranieri, regolarmente soggiornanti o nati all’estero, ma che hanno completato almeno un ciclo di studi.
Per promuovere il pieno inserimento dei giovani di origine straniera nella nostra comunità occorre che siano loro riconosciuti i diritti e i doveri di un cittadino italiano perché possano essere protagonisti positivi della costruzione della società in cui vivono.
“C’è un unico strumento – commenta l’Assessora alla Scuola e ai Servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi – un’unica corazza per rivendicare i nostri diritti, ed è la cultura. Risulta dunque essenziale realizzare percorsi come questo, basati sui diritti, coinvolgendo attivamente i nostri studenti, anche grazie alla collaborazione degli insegnanti che svolgono un lavoro prezioso e che contribuiscono alla costruzione di una visione collettiva di città che include tutte e tutti. Oggi si celebra la Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza istituita nel 1989 dalle Nazioni Unite: fino a 35 anni fa l’età dell’adolescenza e dell’infanzia erano considerate al pari dell’età dell’oro in cui – si diceva – ‘non c’era bisogno di affermare dei diritti e che per natura, per stessa condizione di natura, i bambini e le bambine stavano bene’. Non è così. C’è bisogno di dirlo ed è stato necessario definire ben 35 anni fa 54 articoli perché ancora oggi in tutto il mondo molti bambini e adolescenti non hanno il diritto alla casa, alla salute, alla spensieratezza, allo studio, a dire la propria, a un tempo libero. Oggi, a proposito di diritti e di doveri, concludiamo un percorso sulla cittadinanza in cui ribadiamo che siamo tutti cittadini, con pari diritti e pari dignità, indipendentemente dall’origine”.
Dopo gli ottimi riscontri della prima fase primaverile, in questa seconda parte dell’anno sono state altre 15 le classi delle scuole “Viale della Resistenza”, “Via Pascoli” e “Via Anna Frank” che vi hanno aderito. Grazie anche al supporto del Centro di Documentazione Educativa, il percorso ha preso forma nelle aule scolastiche cesenati, portando alla realizzazione di tre laboratori, ciascuno curato da alcune realtà territoriali attive in ambito culturale e sociale: Centro Pace Cesena, Dalla parte giusta della storia e Barbablù. Adottando un approccio educativo non formale, le studentesse e gli studenti sono stati attivamente coinvolti in un percorso che li ha portati a riflettere sul rapporto tra identità individuali e collettive, ad approfondire il tema della cittadinanza italiana e a provare a immaginare, insieme, come affrontare le sfide legate al diritto alla cittadinanza. A conclusione delle attività, gli studenti e i loro docenti sono stati invitati a prendere parte a un momento pubblico di restituzione dell’esperienza vissuta che avrà luogo domani mattina, 20 novembre, presso il Cinema Eliseo.