Descrizione
Alloggiava in modo irregolare e senza una corretta registrazione in un residence di Cesena con la complicità della titolare della struttura ricettiva, una donna italiana di 76 anni. La polizia locale di Cesena in questi giorni ha effettuato specifici controlli amministrativi in diverse strutture ricettive cittadine così come disposto da un’ordinanza emessa dal Questore avente come finalità la verifica del rispetto delle norme sul controllo degli ospiti, in particolare l’obbligo di identificarli correttamente e compiutamente a seguito dell’esibizione di validi documenti di identità (e per gli stranieri di regolare permanenza in Italia) che il titolare della struttura deve verificare, registrare e comunicare alla Questura attraverso appositi canali telematici.
Nella struttura ispezionata gli agenti del Comando ‘Fiorini’ di via Dell’Amore hanno individuato un clandestino trentenne di origine tunisina, pluripregiudicato, che alloggiava irregolarmente da oltre un mese. All’uomo, identificato presso il Comando ‘Fiorini’, sono stati destinati un provvedimento di espulsione da parte del Prefetto e l’ordine di lasciare il paese entro 7 giorni emesso dal Questore. Per la titolare della struttura, già nota al Corpo, è scattata invece la denuncia per violazione delle norme di pubblica sicurezza e sull’immigrazione.
Prevenire possibili rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica e pieno rispetto della legge.
“È questa – commenta l’Assessore alla Sicurezza e Legalità Luca Ferrini – un’operazione di particolare importanza tesa a far chiarezza su alcune situazioni di irregolarità presenti sul nostro territorio, a cominciare dagli esercizi commerciali e dalle strutture ricettive e alberghiere. Questa specifica attività di verifica, eseguita in zona Concessionarie e programmata dal nostro Corpo di Polizia, guidato dal Comandante Andrea Piselli, nell’ambito del piano di sicurezza urbana, servizi antidegrado e presidio periodico delle zone particolarmente sensibili della nostra città, si inserisce in una maxi operazione avviata su scala nazionale riguardante il controllo delle strutture ricettive e finalizzata alla verifica del rispetto delle norme sul controllo degli ospiti di queste”.
“Purtroppo – prosegue l’Assessore – dietro alla scorretta, talvolta inesistente, registrazione degli ospiti possono celarsi situazioni di latitanza o favoreggiamento di soggetti dediti a delinquere. Situazione questa diventata particolarmente evidente da quando sono entrate in uso le key-box o altre pratiche remotizzate di accesso ai locali. Su questi presupposti, lo scorso dicembre, è stata emessa un'ordinanza dal Questore per disporre specifici controlli in tale senso. Il tutto avviene in piena sinergia operativa con le altre agenzie di controllo sociale e non meno con le forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia”.
Tutti i controlli avviati o già eseguiti hanno dunque il principale scopo di verificare la corretta procedura di check-in da parte dei gestori delle strutture, con particolare riguardo alla verifica dell’identità degli ospiti e alla relativa attività di registrazione degli stessi.