Descrizione
Prosegue il lavoro del Consigliere delegato in materia di accessibilità degli spazi pubblici e privati Carlo Verona come rappresentante di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) all’interno del tavolo interministeriale per l’analisi e la definizione di elementi utili a un’azione strategica in materia di piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Costituito secondo quanto previsto dal decreto del 13 marzo 2023 contenente le ‘Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità’, questo nuovo organismo ha lo scopo di promuovere un’azione strategica in materia di P.E.B.A. (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) al fine di adottare linee guida che costituiscano una disciplina unitaria, elaborare una revisione della legge 13/89 e redigere un testo unico sull’accessibilità.
“Con l’avvio del nuovo anno – commenta il Consigliere delegato Carlo Verona – la nostra Amministrazione comunale prosegue il lavoro in materia di accessibilità degli spazi pubblici e privati confermando l’impegno non solo a livello cittadino, sulla base delle linee guida definite nell’ambito del Peba, ma anche su scala nazionale grazie alla mia partecipazione al tavolo tematico istituito dai Ministeri per la disabilità e delle infrastrutture e dei trasporti. Personalmente partecipo all’esame delle linee guida analizzando nello specifico quelle elaborate dalla Regione Emilia-Romagna, lavoro rivelatosi interessante anche nell’analisi e nel confronto con i colleghi delle altre Regioni. Nel corso degli incontri di questi mesi è emerso un dato rilevante: la cultura dell’inclusione necessita da parte della politica e delle istituzioni di una maggiore attenzione. Dalla legge 13 ad oggi sono trascorsi 36 anni, sono cambiati i concetti di base, le prescrizioni tecniche devono essere adeguate alle rinnovate tecnologie, ai nuovi modi dell’abitare, al concetto stesso di progettazione non più ingessato in rigide norme ma aperto ai concetti dell’Universal Design. Se da una parte assistiamo ad una evoluzione del progettare/costruire con l’utilizzo di tecnologie rinnovabili, altamente flessibili e tecnologicamente avanzate, quindi con una nuova cultura progettuale, non altrettanto possiamo dire nel campo dell’accessibilità e dell’inclusione. Ad oggi – prosegue il Consigliere delegato e rappresentante dell’Anci nazionale Verona – il lavoro svolto è risultato importante per giungere alla formulazione di Linee Guida uniche proponibili a livello nazionale, ma non ancora completo. Mi auguro che ci sia la possibilità di dare continuità a quanto già elaborato, la cultura dell’inclusione merita tutto il nostro impegno ed attenzione".
Compongono il tavolo trenta rappresentanti dei ministeri interessati, delle Regioni, di varie associazioni che operano nel settore della disabilità, degli ordini professionali, delle province e dei comuni. Ad oggi quattro sono stati i momenti di incontro e condivisione del tavolo, con la creazione di opportuni sottogruppi sui seguenti temi: normativa, linee orientative per la definizione di un Testo Unico sull’Accessibilità; prescrizioni tecniche, revisione dm.236/89, linee guida per la redazione dei PEBA, istituzione di una banca dati nazionale; buone pratiche, definizione e attuazione di programmi formativi, diffusione della cultura dell’accessibilità inclusiva e della progettazione Universale.