Descrizione
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia dall’oppressione nazifascista, l’Amministrazione comunale e la Presidenza del Consiglio comunale, insieme all’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, ad Anpi Cesena e alle altre associazioni locali, propongono una serie di iniziative tese ad approfondire una significativa fase storica del nostro paese e a celebrare le gesta delle donne e degli uomini che con il loro sacrificio hanno consentito alla generazioni future di vivere in un’Italia libera e democratica.
PROGRAMMA
Martedì 15 aprile, ore 17 - Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana
Presentazione del libro di Alvaro Collini ‘Le voci nel silenzio’
Mercoledì 23 aprile, ore 17.30 - Biblioteca Malatestiana
Presentazione del libro ‘Come l’acciaio resiste la città. Viaggio nella liberazione con gli Stormy Six’ (Derive Approdi, 2025) di Alberto Gagliardo. Dialogheranno con l’autore il critico musicale Massimo Buda e lo storico dell’Alma Mater Studiorum di Bologna Alberto Malfitano.
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Giovedì 24 aprile, ore 20.30 - Teatro ‘A. Bonci’
Concerto a cura dell’Istituto musicale ‘Arcangelo Corelli’ e del Conservatorio statale ‘Maderna-Lettimi’. Nel corso della serata, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, saranno riprodotti brani relativi al racconto della lotta e della vittoria contro il nazifascismo.
Venerdì 25 aprile, ore 10.45
Raduno delle autorità civili, militari e della cittadinanza nella piazzetta ‘M. Alboni’ (piazzale est della Barriera Cavour). A seguire, la Banda musicale ‘Città di Cesena’ darà avvio al corteo lungo viale Carducci che si concluderà con la posa della corona al monumento ai Caduti della Resistenza da parte del Sindaco Enzo Lattuca e l’intervento del professore ed ex parlamentare Giorgio La Malfa.
Venerdì 25 aprile, dalle ore 14.30 - Giardini di Serravalle
‘80 primavere. Inclusione, cittadinanza, partecipazione’
Il pomeriggio sarà avviato dallo spazio radiofonico ed esibizione di band emergenti a cura di Uniradio Cesena. A seguire sono previsti gli interventi del Vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina, S.E. Antonio Giuseppe Caiazzo, dal Presidente di ANPI Forlì-Cesena Gianfranco Miro Gori e di Piero Piraccini della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace; ‘Racconti partigiani. Storie di partigiani e partigiane italiane, estratte dalla nostra letteratura’ a cura di Michele Di Giacomo. Sarà questa l’occasione per trattare quanto emerso nel corso del percorso ‘Promemoria Auschiwtz’ a cura di Deina.
Momento conviviale a cura di Cucine Popolari, sfilata in abiti tradizionali a cura della comunità senegalese - Associazione Yakkar e musica dal vivo di Momo Said & Soul Mates, spazio bimbi a cura di UISP Cesena, Barbablù e Progetto 11; punto ristoro con food truck del territorio; area danze con il gruppo Balli Popolari di AUSER Cesena.
Sarà inoltre possibile visitare la mostra ‘I sentieri della speranza. L’odissea della libertà. I destini polacchi nella Seconda guerra mondiale’ dell’associazione Polonia.
Iniziativa organizzata e promossa da: Comunità Accogliente, ACCCE - Camerunensi di Cesena, Amnesty International - Gruppo di Cesena, Alchemico Tre, ANOLF, ANPI Forlì-Cesena, ARCI Romagna Cesena Rimini, ARCI Solidarietà cesenate, AUSER Cesena, Avvocato di Strada Forlì e Cesena, Barbablù, CARITAS della Diocesi di Cesena Sarsina, Centro Pace Cesena, CGIL Forlì Cesena, CISL Romagna, Comitato per la Costituzione, Cooperativa Equamente, Cucine Popolari, Fridays for Future Cesena, Giovani del Bangladesh, Gruppo Falcone e Borsellino Cesena, ISCOS Emilia Romagna, Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, Ivoriani di Forlì Cesena e Rimini, Legambiente Forlì Cesena, LIBERA Forlì-Cesena, Magazzino Parallelo, Progetto 11, Rete per la Riforma della Cittadinanza, SPI CGIL Forlì Cesena, UIL Cesena, UISP Forlì-Cesena, Uniradio Cesena, Yakkar - Senegalesi di Cesena.
Domenica 27 aprile, dalle ore 9
‘La Resistente’, cicloturistica della memoria sui luoghi delle stragi nazifasciste nel cesenate
La bicicletta fu l’emblema della Resistenza, usato da staffette e partigiani per muoversi e portare comunicazioni e armi. La stessa bicicletta, oggi, diventa mezzo per recuperare la memoria. L’evento, proposto da Fiab Forlì, ANPI Sezione di Cesena e ANPI Comitato provinciale Forlì-Cesena, prenderà avvio dal Monumento ai Caduti della Resistenza in viale Carducci e sarà guidato da un gruppo di ciclo resistenti che partirà dal centro di Cesena percorrendo un percorso pianeggiante di 30 chilometri (in parte asfaltato in parte su strade bianche). Lungo il tragitto sono previste tappe presso i cippi commemorativi per ripercorrere le vicende della nascita e instaurazione del regime fascista, delle stragi nazifasciste e della Liberazione di Cesena.
L’iscrizione è obbligatoria, per esigenze organizzative il numero di posti disponibili è limitato. È possibile effettuare l’iscrizione scrivendo a info@laresistente.it o inviando un messaggio al 3336678611. È previsto un contributo di 10 euro che comprende la guida, l’assicurazione e un punto di ristoro.
Mercoledì 14 maggio, ore 17 - Biblioteca Malatestiana
‘Architettura e città a Cesena durante il Ventennio e la Seconda Guerra Mondiale. Un’ipotesi di ricerca’. Nel corso del pomeriggio, saranno presentati gli esiti del primo anno di una ricerca in fieri sulla mappatura, conoscenza e documentazione del patrimonio urbanistico e architettonico del Novecento a Cesena, nell’ottica della sua tutela e valorizzazione. L’evento è presentato nell’ambito del corso integrato Storia e Restauro, tenuto dai professori Matteo Cassani Simonetti e Giulia Favaretto, del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura dell’Università di Bologna - sede di Cesena.
MOSTRE IN CITTA’
Per l’intero mese di aprile inoltre la Liberazione d’Italia sarà celebrata da una serie di mostre che consentono un’accurata, oltre che collettiva, riflessione sui concetti di democrazia e libertà e sulle donne e gli uomini che hanno scelto di resistere, di lottare per i valori condivisi di una società più giusta.
‘Giacomo Matteotti. La libertà liberatrice’
Biblioteca Malatestiana
Mostra fotografica e documentaria itinerante, la cui direzione scientifica ed organizzazione sono a cura della Fondazione di studi storici ‘Filippo Turati’. Con una documentazione originale e in gran parte inedita restituisce con drammatica nitidezza la figura di un uomo premuroso con la famiglia, colto, militante socialista, amministratore, deputato in Parlamento, nella sua coraggiosa e irriducibile lotta per la democrazia e la libertà. Evento gratuito proposto da Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena, insieme a Comune e Biblioteca Malatestiana, con il sostegno di Legacoop Romagna, partner dell’iniziativa.
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‘I campi di concentramento fascisti in Italia (1940-1945). Corrispondenza da e per i luoghi della persecuzione’
Sede di Anpi Cesena -via Roverella 26 (Valdoca)
La mostra storico documentaria, a cura di Gastone Benini, che sarà allestita fino al 26 aprile, riguarda la corrispondenza da e per i luoghi della persecuzione di cittadini italiani antifascisti, di cittadini italiani di fede ebraica, di ebrei stranieri, di zingari (Rom e Sinti), di stranieri sudditi di ‘paesi nemici’. La documentazione esposta, composta da lettere e cartoline, è parte della collezione tematica di Benini, vicepresidente della sezione Anpi di Cesena e socio del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Cesenate ‘Ennio Giunchi’.
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‘Libere fra memoria e futuro’
Biblioteca Malatestiana
Attraverso il percorso tracciato da alcune delle immagini dell’archivio fotografico dell’Unione Donne Italiane (UDI) di Forlì-Cesena, si è voluto evidenziare un periodo storico che il movimento delle donne ha segnato con l’impegno e le lotte in favore del disarmo, della Pace, dei diritti e contro la violenza sulle donne. L’obiettivo è quello di condividere una storia che merita di essere conosciuta ed approfondita. Un piccolo cammeo della società che, dagli anni '50 agli anni '80, incastona le grandi conquiste femminili e non solo: dal rifiuto agli armamenti e alla guerra del Vietnam, dalle mobilitazioni per la modifica del Diritto di famiglia e del lavoro. Fino alle manifestazioni per l’abrogazione della legge sul divorzio e per sostenere quella sull'interruzione volontaria di gravidanza. Nelle immagini si riconoscono le modalità di protesta (sempre pacifica), l’impegno a favore della collettività e alcune delle donne più importanti sia a livello locale che a livello nazionale: da Nilde Iotti a Giglia Tedesco, da Norma Balelli Sozzi a Lidia Menapace, da Lilliana Vasumini a Floriana Flamigni, da Marisa Marisi a Erica Ruffilli, senza dimenticare tutte le donne dell’Udi che in quei significativi anni di protesta, si sono impegnate e hanno lottato per la piena affermazione dei diritti.